L’Albero Genealogico e il Genosociogramma

 

“Siamo, in fondo, in un certo senso, meno liberi di quanto crediamo. Pertanto possiamo riconquistare la nostra libertà e svincolarci dalla ripetizione, capendo ciò che accade, afferrando questi fili nel loro contesto e nella loro complessità. Possiamo così vivere la nostra vita, e non vivere quella dei nostri genitori o dei nostri nonni, che noi rimpiazziamo consapevolmente o a nostra insaputa”

Anne Ancelin Schützenberger

 

Qual è la differenza tra Albero Genealogico e Genosociogramma?

 

Quando parliamo dell’Albero Genealogico classico (quello realizzato dalle famiglie nobili fino al secolo scorso)  intendiamo un elenco schematizzato dei componenti di una famiglia, con i nomi e le date di nascita e morte. Solitamente sono esclusi da questi schemi tutti i soggetti ritenuti “socialmente non accettabili” (malati, criminali, figli illegittimi, aborti, “pazzi”, ecc.).

 

La tecnica del Genosociogramma è nata dagli studi dalla psicoanalista francese Anne Ancelin Schützenberger, docente di Psicologia all’Università di Nizza, allieva di Jacob Levi Moreno, l’inventore dello Psicodramma. I suoi studi si basavano sulla Psicogenealogia denominata anche Ricerca Transgenerazionale in quanto studia le influenze dell’albero genealogico sulla vita di una persona, in particolare su “eventi inspiegabili” (ripetizioni di eventi in corrispondenza di certe date, ecc.)

Il Genosociogramma è un Albero Genealogico completo e commentato.  Completo perché comprende tutti i componenti anche se considerati “pecore nere”, commentato perché oltre ai nomi e le date di nascita e di morte, vengono inseriti i fatti salienti di ogni componente (lavoro, incidenti, matrimoni, figli perduti o allontanati, malattie, spostamenti importanti, persone escluse ecc.). Risale da tre a sette generazioni e aiuta a chiarire le relazioni e il ciclo di vita del sistema familiare.

La grande differenza tra Albero Genealogico e Genosociogramma consiste nel fatto che il primo presenta la struttura della famiglia attraverso i dati anagrafici e le parentele che intercorrono tra i vari membri, il secondo parte dai dati anagrafici ma li considera in base a una prospettiva psicosociale, con una visione della famiglia come un insieme di relazioni, di eventi e di interazioni, da cui emerge una visione delle complesse dinamiche familiari.

 

A cosa serve?

Esaminare il contenuto del proprio Genosociogramma è come aprire uno scrigno che contiene preziose informazioni: coincidenza di date e di nomi, ripetizioni di eventi importanti, figure di cui nessuno ci ha mai parlato. Tutto questo vive dentro di noi e attraverso la nostra memoria inconscia, si manifesta nel nostro corpo e nelle nostre emozioni  nella vita di tutti i giorni. Lavorare con il Genogramma permette di:

– Chiarire la propria storia familiare e le relazioni tra i diversi membri

– Comprendere che la storia della famiglia non comincia con i nostri genitori ma ben prima di loro

– Mettere in evidenza i ruoli familiari e le regole della famiglia che condizionano la nostra vita presente

– Osservare i processi di trasmissione e i fenomeni di ripetizione transgenerazionale, (lealtà familiari invisibili, segreti familiari, sincronie, le sindromi da anniversario, ecc.)

– Comprendere gli effetti di un lutto non risolto e gli effetti del “non-detto”.

 

Come si struttura

Per creare un Genosociogramma sono necessarie una serie di informazioni, nel seguente file pdf (scaricabile) c’è una lista completa, non serve avere tutti i dati citati, è solo una linea guida.

Dati per genosociogramma

Come integrare il Genosociogramma

I dati forniti dal Genosociogramma possono essere integrati in un percorso di consapevolezza, attraverso le Costellazioni Sistemiche e Multidimensionali (sia individuali che di gruppo), è possibile riportare armonia in quelle parti del sistema familiare che presentano squilibri energetici a causa di persone escluse, segreti mai rivelati o ingiustizie subite, questo dà inizio alla Guarigione sia personale che dell’intero sistema.

Inoltre è possibile effettuare trattamenti energetici sia nei punti dell’Albero che presentano “nodi” (squilibri e disarmonie) sia direttamente sulle persone (es. Reiki, Access Bars, Meditazioni, trattamenti attraverso Genesa e Pentasfera)